lunedì 6 giugno 2011

Voghera, 28 Maggio 2011

Qui si narra di come un gruppo di rappresentanti della famosa scuola di Judo senese "Neverland", guidata dal M° Isidori, si avventurò negli ultimi giorni di quel Maggio 2011 nelle lontane terre di Lombardia per incontrare gli amici della "Jita-kyoei Judo Voghera" ed affrontare una serie di prove di resistenza, abilità e coraggio.

Appena giunti in Voghera
==(Com. PV ab. 40504, alt. 96 m,nell'Oltrepò Pavese. Mercato agricolo; industrie alimentari, meccaniche, tessili, chimiche, della carta, della pelle. Chiesetta dei S. Flavio e Giorgio sec. XII, collegiata sec. XVII, castello visconteo sec. XIV.)==
siamo accolti con grandi festeggiamenti dagli amici del posto. Ottima cena e ottimo vino, dolci etc etc... (Brigida, è inutile che continui ad accusarmi per aver dovuto fare il risotto con il dado vegetale! E' venuto ottimo!)
Gli unici ad essere poco allegri, purtroppo, i due gatti di casa che vengono sloggiati dal loro regno -la camera degli ospiti-(Notare espressione).



Il giorno dopo, all'alba, i preparativi per affrontare la prima prova: una piacevole passeggiata tra i boschi - leggi: scalata alla vetta del monte Alfeo
==(Il Monte Alfeo (in ligure Monte Arfé) è una delle montagne più belle e imponenti dell'Appennino ligure, in provincia di Piacenza nel territorio del comune di Ottone. Sorge sul lato sinistro della Val Trebbia, tra la val Boreca a nord e la val Dobera a sud. Situato nel cuore delle quattro province fa parte del gruppo del Monte Antola.Ha l'aspetto di una grande piramide isolata, con i fianchi ripidi, in gran parte boscosi. Il versante settentrionale ospita piccole frazioni del comune di Ottone: Belnome, Tartago, Pizzonero e Suzzi. Sul versante meridionale, invece, gli alberi coprono i fianchi della montagna fino a 1500 metri di altezza e poi lasciano il posto ai prati fino alla vetta (1651 metri).)==
Rifornimento borracce alla cannellina di Belnome e si parte. Il primo tratto è all'ombra ed ognuno prende il suo passo (cioè: il sottoscritto in ultima posizione).







A circa metà percorso la fitta vegetazione si dirada. Siamo sotto il sole. La pioggia di ieri sera ha reso l'aria limpida e la luce è talmente forte che il verde dei prati ed il blu del cielo raggiungono una saturazione acida irreale. Ovviamente devo fermarmi a fotografare ogni foglia e così la mia posizione passa da "ultimo" a "disperso".










Ormai del gruppo riesco a vedere solo un "puntino lontano" su in alto -si perchè l' ascesa si fa sempre più ripida... e cosa credevi? non avevi notato che lo skyline dell' Alfeo termina a piramide?-. Ogni tanto la voce di Donatella che premurosa echeggia il solito -Fabioooo!!! Ci seiii?!!!-. Ma sono sicuro che manca poco! Dietro a quel gruppetto di alberi... ecco... no... ancora un'altro sentiero irto sotto il sole -Fabioooo!!! Ci seiii?!!!- Allungo il passo immaginando di trovarli seduti in vetta dietro a quel nuovo gruppetto di alberi dove va a infilarsi il sentiero irto! Eccomi! Sono in v.... Eh?! Svoltato l'angolo sapete cosa vedo? Un'altro sentiero ancora più irto! E che va a infilarsi dietro un'altro gruppo di alberi... forse in realtà non sono mai partito... sono ancora nel letto che sto sognando un'incubo di quelli che ti fanno ripetere una azione faticosa per mille volte di fila! Si deve essere così! -Fabioooo!!! Ci seiii?!!!- -Si... per la colazione va bene il caff.... No... continuo, a giudicare dal mal di piedi sono sveglio...-

Arranco verso il nuovo gruppo di alberi aspettandomi il peggio sotto forma di sentiero quasi verticale e invece no... forse ho le allucinazioni: li vedo tutti distesi sull' erba e con loro c'è anche lei! La candida statuetta che indica l'orizzonte.


Ma che ci sarà da indicare? Mi stendo sul prato e guardo. Il Mare!!! Ecco cosa c'è! Che strano vederlo spuntare tra una vetta e l'altra. Dovrebbe essere tra Genova e Sestri Levante.




Alla base della statuetta noto uno strano oggetto metallico. Una cassetta postale vintage che contiene il registro dei visitatori ed anche noi lasciamo una traccia del nostro passaggio.











Verso sera salutiamo da valle il monte Alfeo notando che il cielo invidioso sta tentando di crearne una copia con le nuvole.










Domenica mattina.

Si passa al Judo! La palestra di Voghera è spaziosa e nonostante i piedi distrutti dalla "passeggiata" di ieri l'allenamento va molto bene.







Domenica pomeriggio. A Guardamonte per un corso lampo (e come poteva mancare?) di roccia =(Il sito archeologico noto con la denominazione di Guardamonte si estende lungo la sommità e le aree settentrionali di versante del monte Vallassa, sul crinale compreso fra i paesi di San Sebastiano Curone e Bagnària. Le indagini tuttora in corso hanno messo in evidenza in quest'area, posta in posizione dominante rispetto alle valli dei torrenti Staffora e Curone e naturalmente difesa, una complessa situazione insediativa che affonda le sue origini nel corso del V millennio a.C., con testimonianze di frequentazione a partire dal Neolitico medio fino alla seconda età del Ferro e all'epoca romana, probabilmente alto-imperiale.)= Il cartello indicatore avverte "l'itinerario che state per intraprendere vi riporterà indietro di migliaia di anni"... e qualcuno commenta "A me basterebbe anche meno". Ci affidiamo alle corde e la serata passa come in un ascensore di cristallo ammirando i fossili che affiorano sulla roccia.





Gran finale con meritato riposo e torta di cioccolata. Due giorni intensi indimenticabili (anche per i piedi).

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